Spesso sottovalutato, il cablaggio è la base di una rete efficiente. Come le fondamenta per una casa, un cablaggio eseguito in modo approssimativo porta a molti problemi, spesso di difficile diagnosi.
Capita di trovare pc e server performanti che, invece, comunicano a fatica tra loro perché il mezzo trasmissivo è scadente. È un po’ come acquistare automobili di grande cilindrata che consentirebbero velocità e viaggi lunghi, ma farle correre su uno sterrato anziché in autostrada.
È vero, siamo nel boom dei dispositivi wifi, ma attualmente il cavo è ancora il mezzo trasmissivo più affidabile e duraturo, poco soggetto a cambiamenti di standard ed inter-operabilità.
Anzi, oggi moltissimi dispositivi diversi dalla classica scheda di rete di pc/stampanti utilizzano cavi in categoria 5e o, meglio ancora, 6: telefonia analogica e IP, trasmettitori audio/video, antifurti, telecamere analogiche e IP, sensori, impianti di riscaldamento, etc.
Proprio per questo, un impianto moderno non prevede più differenze tra prese analogiche telefoniche a 2 o 4 fili e prese di rete ad 8 fili. Tutte le prese sono di rete e raggruppate in un armadio rack dove vengono numerate, testate e certificate per poi essere collegate ai dispositivi più disparati.